È difficile ricostruire la Storia dei nostri Avi. Qualcuno l’ha sentita raccontata, ma la memoria dei nostri Anziani tende a concentrarsi sugli avvenimenti più importanti, tralasciando i dettagli che possono rivelarsi indispensabili.. ed i ciarlatani son fin troppi nelle taverne e lungo le strade dell’Impero! Chi cercasse un resoconto accurato dovrebbe visitare le biblioteche e gli archivi sparsi in tutto l’Impero, più o meno accessibili, ed a volte dovrebbero persino spingersi oltre i suoi confini, raccogliendo i singoli frammenti con massima cautela. Per coloro che si accontentano di sapere la Verità, lasciando in sospeso le domande più arcane, sono pochi i documenti che contano, e vi consigliamo di consultarli di persona se il nostro resoconto non vi dovesse soddisfare: Tratto da "L’Inizio dei Tempi" Tomo custodito nella biblioteca del Tempio di Kastalia. “Tornando alle Origini esiste un tempo arcano, conosciuto dalla gente di questo Impero come “Inizio dei Tempi”, durante il quale tutto ciò che conosciamo venne creato. Gli Artefici furono tre esseri divini di eguale Natura, venerati con sommo rispetto dagli Antichi con i nomi di Ade, Urano e Temosh.” .. tralasciando i dettagli della Creazione, scorriamo alcune pagine fino ad una delle parti più interessanti .. “Quando ebbero compiuto la loro opera e ne furono soddisfatti, si riunirono nel sacro luogo chiamato Kastal e qui tentarono l’unica impresa della cui buona riuscita neppure Loro erano certi. A Kastal plasmarono una creatura che fosse a loro eguale in Natura, ma che potesse assieme a Loro rappresentare la Perfezione: fu così che Gea mise piede nel Mondo da Lei tanto amato. L’Equilibrio regnava tra le Divinità, ma con il Tempo le loro differenze si resero evidenti. Ade era simile nell’Equilibrio a Gea, ma era anche molto più distaccato di Lei dal suo stesso Creato, e forse per questo rimase affascinato da quanto in Lei non riconosceva in se. Temosh invece, di natura benevola e ligio all’Ordine, finì per innamorarsi di quanto egli stesso aveva instillato in Gea. Urano infine, di natura malevola e incline al Caos, si invaghì di Lei ed iniziò a desiderarla esclusivamente per se. Si venne a creare tensione tra Temosh e Urano, che sapevano apprezzare solamente ciò di cui si riconoscevano artefici; ma fu quest’ultimo a spingersi ben oltre i limiti della sua stessa morale, fino a tentare di eliminare ciò che Temosh apprezzava in Gea. Un simile atto non era nelle sue capacità, ma nel tentativo Egli diede vita a due Divinità che, nonostante le giovani sembianze, assunsero un ruolo di prim’ordine nella Storia: Nemesi, la Dea abbietta e crudele del Caos, e Tyche, la Dea splendente e luminosa dell’Ordine. Esse erano gli estremi diametralmente opposti della personalità della Dea Madre, che Urano aveva tentato di scindere: la adorabile Tyche voleva proteggere e preservare tutto ciò che era stato creato ed era capace di infondere amore e lealtà in ogni essere vivente che toccava; la sinistra Nemesi voleva invece distruggere e corrompere ogni cosa e si dilettava nell’infliggere sofferenza e spargere odio. Ciò che rimase della Dea Madre è la Gea che tutt’ora conosciamo, simile ma differente da Colei che Ella fu.” .. non ci è dato riportare gli eventi descritti ne "L’Inizio dei Tempi" riguardanti le dirette conseguenze dell’atto di Urano. Troviamo invece alcuni interessanti passaggi in un tomo presente nella biblioteca di quasi ogni praticante della Magia e in un altro tomo che è andato perduto, ma del quale conservano preziose copie i seguaci delle due Dee .. Tratto da "Ars Magica - Nozioni” Tomi posseduti da quasi ogni praticante di Magia, ma quale sia l'originale é difficile a dirsi. “Si narra che fu per Caso o Fortuna che naque la Risonanza, ovvero l`Energia Magica. Nacque nel caos dello scontro degli Dei. Nacque per un caso fortuito, quando la battaglia fece disperdere i Cristalli che Tyche stava creando. Per la maggior parte, erano semplici cristalli e metalli, che crearono le vene nella terra che oggi sono fonti delle estrazioni, ma alcuni di essi erano qualcosa di più. Nel cuore di quei Cristalli si raccolse l`energia derivata dallo scontro degli Dei, non più di una sola forma o di un solo dio, ma di tutti insieme, divenendo energia grezza, pura, senza più alcun legame con gli Dei. Questi Cristalli particolari, i Nodi, si sparsero per tutte le terre, celandosi nelle profondità, nelle montagne, nei laghi. Nascosti a volte in piena vista. E quando l`ordine tornò sulla terra, qualcosa di nuovo vi era nato. Perchè questi Cristalli entrarono in Risonanza tra loro, generando vibrazioni di potere che pervadono e ammantano ogni cosa di Kastalia. Ogni oggetto, ogni creatura, ogni cosa sulle terre è attraversato dalle vibrazioni di energia grezza, ma pochi se ne rendono conto e ancor meno sono in grado di averne vantaggio. Vi sono creature che riescono ad attingere dalle vibrazioni che ci concentrano nel loro essere, chiamando Innata questa capacità, vi sono altri che tramite studio e gesti riescono a canalizzare le vibrazioni che li circondano.” Tratto da "il Deicidio" e da “il Sacrilegio” Tomi gemelli custoditi rispettivamente dai seguaci di Nemesi e di Tyche, che ne hanno modificato il titolo originale. “Nonostante la loro opposta natura, le sorelle non giunsero allo scontro fino a quando Nemesi non commise il peccato supremo. Molti secoli erano passati dal “Momento Zero” ed Ella si era sviluppata in una donna seducente tanto quanto la sorella. Era notte quando Nemesi assunse le sembianze di Tyche e ingannò Temosh, per poi tentare di ucciderlo durante il culmine del piacere, così da compiacere Urano, colui che Ella riteneva il suo unico Padre. A tale scopo, utilizzò il KaleyKriss, un pugnale di sua fabbricazione, che fondeva il buio e l’odio in una sola essenza. Solo un’arma di eguale origine e opposta natura avrebbo potuto annientare il divino. Durante lo spirare di Temosh, Tyche si accorse del folle gesto della sorella, ed ebbe inizio l’interminabile battaglia tra le Dee che imperversò senza sosta fino agli angoli del firmamento. La conseguenza di una simile guerra divina, senza nemmeno che Urano, Ade e Gea ve ne prendessero parte, fu la distruzione di quasi tutto il creato degli Artefici, eccezion fatta per alcuni piccoli frammenti o artefatti che attualmente risultano dispersi.” .. questo fu l’inizio della Grande Guerra, arduo da scovare per coloro che cercano la Verità. È invece comunemente risaputo dove venga custodito il suo epilogo, che è molto meno accessibile e risale ai tempi di Shadow. Tratto da "La Genesi dell'Impero" Tomo custodito gelosamente negli archivi imperiali. “L’inatteso accadde pochi millenni fa, durante la battaglia conosciuta come “lo Scontro di Kastal”. Erano passati molti secoli da quando Tyche aveva creato Hurym, una spada splendente sempre accerchiata da fasci di luce, capace di contrastare la natura del KaleyKriss. Da allora le due Dee non avevano mai incrociato quelle armi divine, temendone loro stesse le conseguenze. Lo fecero durante lo Scontro di Kastal, proprio in quel luogo sacro che ne aveva visto la creazione. Sprigionando tutto il loro potere, gli artefatti andarono distrutti e le essenze di cui erano costituiti si fusero tra loro. L’immensa massa di Luce ed Ombra implose, dando origine al Regno degli Inferi. Non ci é dato sapere esattamente cosa accadde, ma le altre divinità evidentemente non poterono più tollerare lo scontro, e costrinsero in qualche modo le due Dee ad una tregua. Ade fu così schifato da tali accadimenti che abbandonò il piano divino, ritirandosi proprio in quel Regno appena creatosi e di cui divenne Sovrano. Gea riuscì invece a convincere Tyche e Nemesi a ricostruire Kastal e a riportarlo all’antico splendore. Questo però non era possibile, in quanto la sacralità del luogo non poteva più essere quella di un tempo. Così decisero di chiamarlo Kastalia, per ricordare con tale nome l’antico luogo sacro. Gea decise poi di popolare tale luogo con alcuni esseri viventi. Plasmò ella stessa gli Umani di Kastalia e fece in modo che le sorelle se ne prendessero cura. Nemesi e Tyche, ognuna a suo modo, presero “a cuore” gli umani; Nemesi cercò di corromperli con l’odio, plasmando i suo prediletti per dare vita ai Demoni, mentre Tyche cercò di preservarli dalle sofferenze, benedicendo i suoi preferiti che divennero gli Angeli. Gea era risoluta nel voler mantenere l’equilibrio che caratterizzava la sua stessa creazione, così contrastò le interferenze delle sorelle, tramutando alcuni degli umani in Mannari. Furono però le sue stesse intenzioni a mettere in pericolo l’Equilibrio, quando questi ultimi persero il controllo a causa della furia animalesca che la Luna risvegliò in loro. Fu così che ella dovette costringersi a creare i loro naturali antagonisti: esseri dalle sembianze umane capaci di sconfiggere la Morte, che ella chiamò Vampiri. Gea fu sempre in ansia per le tensioni tra Tyche e Nemesi, bramando a volte maggior potere per poterle placare, limitandosi in altri momenti alla semplice diplomazia per riappacificarle. Prima che il suo conflitto interiore giungesse all’Equilibrio che la distingue, in un periodo in cui l’Ombra prevalse, ella diede vita ad alcune razze, tra cui Drow e Coboldi, manifestandosi con i volti di Lolth, Akne e Semph. Quando fu invece la Luce a prevalere, ella si rese conto di quanto quelle razze avrebbero sbilanciato l’Equilibrio in favore della sorella Nemesi, ma non avendo il coraggio di uccidere gli esseri che ella stessa aveva creato, diede vita ad altre razze che potessero essere care alla sorella Tyche, come Hobbit ed Elfi, lasciandosi ispirare dalla Luce che a quel momento prevaleva in Lei, e così riequilibrare le terre di Kastalia. Lasciatasi trasportare dall’estro della Creazione, diede poi vita ad alcune ulteriori razze, quali Nani e Folletti, quando infine l’Equilibrio era già divenuto sua stessa natura. Le tensioni tra le Due Dee ora si riflettevano tra le diverse razze di esseri viventi, così Gea chiese consiglio ad uno dei suoi Padri: fu seguendo le parole di Ade, che Ella mise a capo della razza umana l’imperatore Shadow, consentendogli il controllo totale tramite “l’Anello del Sangue”; un potente artefatto divino che l’imperatore non toglie mai dal proprio dito e che é capace di placare le furie divine. Esso é ricavato da un metallo denominato Ptagno, intriso di una goccia del sangue di ognuna delle Tre Dee. Ora la Guerra continua ad imperversare tra le due divinità, ma non sono più loro a combatterla; il campo di battaglia si è spostato, passando da quello divino a quello terrestre, perché ora a sfidarsi sono i discendenti e gli emissari delle due divinità, i loro eletti e i loro credenti. Gea veglia sul risultato delle loro schermaglie, ma al pari delle Sorelle, si limita a guidare i suoi devoti nel difficile compito di preservare l’Equilibrio.” .. molti sono gli scritti che raccontano come la Guerra si protrasse tra gli esseri viventi nel nome delle Dee e persino degli Artefici, ma un particolare tomo merita la vostra attenzione .. Tratto da "L’Ascesa di Nihil" Tomo custodito segretamente negli archivi imperiali. “Erano tempi piuttosto bui, nei quali il vento del cambiamento stava soffiando per le strade dell'Impero. Ogni razza ne poteva sentire la consistenza mistica, tanto potente da intimorire i più valorosi. Da poco era comparso nell'Impero un giovane che non era passato inosservato... era un Principe proveniente da terre lontane, dello stesso lignaggio dell'Imperatore Shadow, il che gli consentì di accedere alla Corte Imperiale e di far parte della sua famiglia. Con il tempo, le pretese e gli ordini di Shadow avevano stancato il Principe, spingendolo ad attentare alla sua vita. Chiese un incontro privato, dove mise appunto il suo piano per uccidere l'Imperatore, pugnalando più volte e privandolo dell'Anello di Sangue, unico artefatto in grado di instaurare un divino equilibrio e placare la furia degli Dei. Successivamente alla sua salita al Trono di Kastalia, il Principe riuscì a conquistare il cuore dei sudditi con l'inganno, ignari delle sue intenzioni. Egli stava infatti progettando un piano per far cadere la furia degli dei su Kastalia, così da "purificare" l'Impero da coloro che venissero da lui considerati indegni. Fu proprio questa furia divina che ben presto finì per ritorcersi contro di lui, proprio a causa dell'omicidio dell’unico mortale capace di reggere l'equilibrio, l'Imperatore che morì per sua mano, ed il successivo furto dell'anello in grado di placare l'ira degli Dei. Un freddo giorno di Dicembre, Kastalia vide il cielo oscurarsi pian piano sino a diventare Nero come la Pece. Quando infine esso prese diverse sfaccettature di colori tetri e cupi, non solo ai saggi fu chiaro che gli Dei stavano scendendo. Scesero sulla terra e chiesero udienza al nuovo imperatore. Egli li ricevette con superbia, certo di poterli piegare al suo volere reggendo l’anello, ma l'unico volere che fu piegato fu il suo. Gea, spirito della natura e madre dei viventi, scatenò i suoi figli contro l'Impero con l'intento di porre fine alla follia dell'Imperatore, mentre Nemesi e Tyche aprirono i Cieli e, come una pioggia di Tenebra e Luce, scesero le armate Angeliche e le legioni Demoniache. Ebbe così inizio una terrificante guerra che vide coinvolti i figli degli Dei contro i Mortali, comandati dall'Imperatore che, nonostante la sua evidente debolezza, non piegò il capo d'innanzi a tutto ciò. Grandi sacrifici furono compiuti dai Mortali che, ciecamente, seguivano il loro Imperatore. La guerra devastò l'Impero per un lunghissimo anno, fino al giorno in cui Ade, che non si era mai interessato a tal questione, decise di porre fine a questo spargimento di sangue divino e mortale. I Cimiteri, antichi e nuovi, ripopolarono i campi di battaglia abbandonati con le urla e le armi di coloro che da tempo giacevano senza vita. Era giunta l'Ira di Ade. L'Armata dei morti, rievocata dall'Oltretomba con il Dovere di porre fine alla guerra, iniziò a marciare e a massacrare senza indugio i mortali e i divini, portando gli Dei alla resa e alla ritirata dal piano mortale. L'Imperatore, nella sua arroganza, si convinse di aver ricevuto l'aiuto e la grazie di Ade, ma si sbagliò. Dopo qualche istante, il Dio dei Morti in persona si manifestò d'innanzi all'Imperatore e senza proferir parola reclamò la sua anima, riuscendo dove molti prima di lui avevano fallito. Kastalia era Libera. Dopo un breve momento di stallo, gli Dei si riunirono e deliberarono una tregua definitiva tra loro, mentre lasciarono libero arbitrio ai mortali, capaci così di scegliere Luce, Tenebre o Natura. I legami sulla Terra erano però spezzati oramai e i dissapori regnavano nell'Impero, ormai lacerato dalla recente guerra. Le Gilde si riunirono per conto proprio, chiudendosi in se stesse. Non vi erano più alleanze. Ogni razza, ogni gruppo, ogni individuo pensava solo a se stesso e pareva che l’Oscurità fosse destinata a perdurare. Non tutto, però, fu perduto. Dalle lontane terre dell'Ovest arrivò un Uomo semplice ma deciso, che aveva da sempre sognato di raggiungere Kastalia. Ora la trovò distrutta e fumante, senza un ordine sociale definito, ma non si scoraggiò e decise di prendere in mano la situazione con il solo supporto dal suo carisma e dalla sua determinazione, che lo portarono a conquistare la fiducia di molti. L’Impero era però scettico, avendo già riposto in passato la propria fiducia sull’uomo sbagliato. Gli chiesero una prova della sua caparbietà e tenacia, per assicurarsi di non essere trascinati nuovamente in una guerra interminabile. E l'uomo acconsentì alla loro richiesta: chiese un’udienza divina, ed essa gli fu accordata. Gli Dei ascoltarono a lungo le sue parole e, infine, decisero di concedergli un’occasione: avrebbe dovuto farsi carico dell'errore del suo predecessore per rimediare a tutti i danni causati, ristabilendo un equilibrio in una popolazione ormai sfaldata. L'uomo, di nome Nihil, una volta incoronato Imperatore dagli stessi Dei ed aver avuto l'approvazione di Ade, si mise all'opera riaprendo definitivamente le porte di Kastalia.”

Da " La Genesi dell'Impero"
Tomo custodito negli archivi imperiali.